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Nel 1996 la Renault ha sviluppato una versione Maxi della Megane per partecipare alle competizioni rallystiche riservate alle Kit Car. La vettura era equipaggiata con un propulsore F7R710 da 255 CV e 175 Nm di coppia gestito da un cambio sequenziale a sei marce. La vettura è stata schierata dal team ufficiale Renault nel Campionato Francese Rally tra il 1996 e il 1997 in mano ai piloti Philippe Bugalski, Jean Ragnotti e Serge Jordan. Nel 1997 la casa si ritirò, ma la Maxi continuò a gareggiare con i team privati, tanto che nel 1999 si aggiudicò l’ultima edizione della Coppa del Mondo 2 Litri Costruttori.

Nei rally, la Mégane Maxi si è rivelata una vettura fantastica nella tanto popolare quanto amata categoria Kit Car o F2 (la variante Kit del Gruppo A), avendo ottenuto numerosi successi e titoli, che hanno confermato la competitività del modello creato da Renault Sport. Va da sé che nella storia dei rally ci sia, oltre alle 5 Turbo, alla 11 Turbo, alla 5 GT Turbo, alla Clio Williams e alla Clio Maxi, almeno un altro modello Renault che ha fatto (e fa ancora) battere il cuore degli appassionati di rally: la Mégane Maxi!

La mitica e spettacolare “Kit Car” è stata una delle protagoniste di una delle epoche rallystiche più vivaci e apprezzate dagli amanti della disciplina, essendo diventata uno dei modelli più competitivi e carismatici di questa spettacolare categoria, destinata alle auto da rally a 2 ruote motrici, nella variante 2 Litri.

Una categoria in cui, peraltro, Renault ha svolto un ruolo di primo piano sin dalla sua nascita, ribadendo, attraverso Patrick Landon (allora direttore di Renault Sport per i clienti), grande tenacia con la FIA (Federation Internationale del Automobile) per far sì che diventasse la categoria dei rally, a costi contenuti. Le Kit Car sono vetture derivate dai modelli di serie ed esclusivamente con cambio anteriore, in grado di rivaleggiare con i modelli dei marchi giapponesi come Mitsubishi e Subaru, che dominavano il Gruppo N 4×4.

L’“arma” della Renault è stata inizialmente la Clio Maxi (evoluzione della Clio Williams Gruppo A), che, nonostante le ottime prestazioni, ha rapidamente esaurito la propria competitività nei confronti di modelli più recenti e meglio sviluppati. È qui che inizia la storia della Mégane Maxi, che, nel 1996, arriva in Renault Sport, servendo sia le intenzioni della squadra ufficiale sia i vari dipartimenti di competizione collegati alle filiali europee, nonché i team privati, che non ci misero molto a capire che la Mégane Maxi era un’auto da rally affidabile e competitiva, sia su asfalto che su sterrato.

Come da tradizione, anche in questa seconda Kit Car che ha sviluppato, Renault Sport si è prodigata per proporre un’auto che potesse ambire al vertice della categoria, esplorando la vena competitiva del telaio coupé della prima generazione della Mégane, che, in stesso, ha rivelato, per impostazione predefinita, migliori capacità per affrontare la concorrenza.

Renault Mégane Maxi

Dopo il successo della Clio Maxi, la Mégane Maxi è stata migliorata in tutti gli aspetti tecnici. Più lunga (3.952 mm), più larga (1.832 mm) e con un passo maggiore (2.493 mm), il telaio monoscocca in acciaio, a cui era agganciata una scocca con parafanghi svasati e a cui è stato aggiunto un piccolo alettone posteriore per aumentare la “deportanza” nelle curve più veloci, è diventato più efficiente dal punto di vista aerodinamico, con evidenti vantaggi.

Anche la maggiore escursione delle sospensioni (rispetto alla Clio Maxi) e il lavoro svolto con le barre di torsione sono stati un elemento chiave per ottimizzare il comportamento della Mégane Maxi, che è diventata decisamente più versatile, capace di vincere rally su asfalto e su terra, anche perché Renault è stato uno dei primi marchi a sviluppare e sfruttare il sistema di controllo di trazione, che gestiva il lavoro dei differenziali viscosi e autobloccanti.

Per quanto riguarda il motore, il “cuore” della Mégane Maxi era forte. Basata sul motore Mégane a quattro cilindri da 2,0 litri e 16 valvole, F7R è stato lavorato al limite del regolamento Kit Car, e questo ha consentito di fornire al pilota, in una prima fase dello sviluppo, tra 260 e 275 cavalli (secondo la mappatura elettronica di gestione) e circa 260 Nm di coppia, e negli ultimi anni della sua carriera, circa 290 cavallia 8.000 giri/min, utilizzando il motore preparato da Sodemo.

Per sfruttare al meglio la sua potenza, il motore della Mégane Maxi è stato accoppiato ad un veloce e resistente cambio sequenziale a sei o sette rapporti, servito da una frizione a triplo disco in carbonio, contestualmente alla capacità frenante, supportata da dischi ventilati (il cui diametro variava a seconda che si trattasse di un rally su asfalto o sterrato) e le pinze a 6 pistoncini (anteriore) e a 4 pistoncini (posteriore), hanno dato al pilota totale sicurezza in frenata grazie all’efficienza e alla resistenza del sistema.

La Renault Mégane Maxi è stata omologata l’1 marzo 1996, omologazione scaduta solo il 31 dicembre 2005. Ciò significa che è stata per quasi un decennio, abbastanza a lungo per brillare ai massimi livelli in molti rally. In totale, la Renault Kit Car più competitiva ha ottenuto 1.870 vittorie, 1.329 podi (il 34% degli eventi a cui ha partecipato) e ha incassato 577 vittorie assolute (di cui 440 in Francia, 71 in Spagna, 15 in Italia, 10 in Inghilterra, 8 in Portogallo, 7 in Austria, 3 in Svizzera, Belgio e Polonia, 2 in Svezia e Romania e 1 in Germania, Grecia, Croazia, Bulgaria, Lussemburgo e Slovenia), cifre che confermano la sua competitività.

Tra tutte le vittorie, la più spettacolare e prestigiosa è quella del Tour de Corse del 1996 (che contava “solo” per il Campionato del Mondo 2 litri), dove Philippe Bugalski e Jean-Paul Chiaroni, con la Mégane Maxi ufficiale della Société Diac, conquistarono la vittoria assoluta, in un anno in cui il duo spagnolo Oriol Gomez-Marc Martí e il duo italiano Paolo Andreucci-Simona Fedeli hanno brillato con trionfi anche nella categoria “2 Litri WRC”, rispettivamente al Rally di Catalunya e al Rally di Sanremo, entrambi marcando punti per il WRC.

Infatti, nella FIA 2-Litre World Rally Cup, la Mégane Maxi è sempre stata una delle Kit Car più competitive, arrivando al secondo posto assoluto nell’anno del suo debutto e vincendo addirittura il titolo nel 1999, anno in cui saluta il WRC. Un anno, inoltre, di gloria per Mégane Maxi, che ha vinto anche l’Europeo Rally, con l’italiano Enrico Bertone.

Senza dimenticare gli allori della Renault Kit Car con Martin Rowe e Tapio Laukkanen che, nel 1997 e nel 1998, si sono assicurati il titolo britannico di rally. Già per mano di Raphael Sperrer, la Mégane Maxi aveva vinto il titolo austriaco nel 1996 e 1998, mentre con Janusz Kulig si era aggiudicata il Campionato Polacco Rally nel 1997.

Con titoli o senza, in più rally si sono registrate prestazioni di alto livello abbinate a momenti di grande spettacolarità firmati dalla Mégane Maxi, guidata da piloti del calibro di Jean Ragnotti, Philippe Bugalsky, Serge Jordan, Alain Oreille, Benoît Rousselot, Claude Balesi, Gregoire de Mévius, Oriol Gomez, Martínez-Conde, Luis Clement, Paolo Andreucci, Piero Longhi, Corrado Fontana, Jonas Kruse, Kris Princen, “Leonidas” e molti altri, tra cui anche i portoghesi José Carlos Macedo, Pedro Azeredo e Vítor Sá.

 

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