T-shirt QUATTRO SCIA
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La normativa del Gruppo B permetteva di schierare evoluzioni delle auto da corsa a condizione che venissero prodotti ulteriori 20 esemplari del modello stradale già realizzato in 200 esemplari. Nel 1985 l'Audi, per fronteggiare il dominio della nuova Peugeot 205 Turbo 16 evo (prima vettura concepita appositamente per il Gruppo B), sviluppa un'evoluzione della Sport quattro contraddistinta dalla sigla S1. Questa nuova versione viene introdotta in occasione del Rally d'Argentina 1985[4]. Nel 1987 l'auto ha una successiva evoluzione e prende il nome di Sport quattro S1 E2
La Sport quattro S1
Caratterizzata a livello estetico da vistose appendici aerodinamiche quali: largo spoiler anteriore e grande alettone posteriore. Rilevante al fine di migliorare il bilanciamento delle masse è lo spostamento al retrotreno dei radiatori, della batteria e di altri componenti ausiliari, ottenendo una redistribuzione dei pesi del 52% all'avantreno e del 48% sull'asse posteriore.
Il motore venne potenziato arrivando a produrre 500 CV, successivi step lo portarono a 540 CV e infine a 600 CV, per migliorarne l'erogazione era dotato di un sistema che evitava il turbo-lag iniettando piccole dosi di carburante anche a farfalla chiusa. In alcune gare l'Audi utilizzo un cambio semiautomatico a doppia frizione. Nonostante queste migliorie l'auto non riuscì a contrastare efficacemente le avversarie, nel mondiale rally l'unico successo è quello del Rally di Sanremo 1985, guidata da Walter Röhrl. La squadra Audi la utilizzò solamente in 6 prove mondiali prima di ritirarsi dai rally. Quest'auto vinse la Pikes Peak nel 1985 con Michèle Mouton e l'anno successivo con Bobby Unser