T-SHIRT BETA MONTECARLO 577 GIRO D'ITALIA AUTOMOBILISTICO
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La Lancia Beta Montecarlo Turbo è un'automobile da competizione classificata come Gruppo 5, progettata dalla Lancia nel 1978 per gareggiare nel Campionato del mondo sportprototipi, all'epoca denominato Mondiale marche. Con questa vettura la Lancia ha vinto i campionati del 1980 e del 1981.
La gestione delle Beta Montecarlo Turbo in gara viene affidata all'esperienza e professionalità di Daniele Audetto, ex Direttore sportivo Ferrari e successivamente a Cesare Fiorio, già Direttore Sportivo plurititolato con Lancia e Fiat nel Campionato del mondo rally. Per la prima stagione, il 1979, assume Riccardo Patrese che partecipa anche allo sviluppo e ai collaudi, Walter Röhrl, Carlo Facetti, Eddie Cheever, Giorgio Pianta e Markku Alén, piloti provenienti da competizioni su pista e su strada. Le vetture vengono iscritte alle corse per la scuderia ASA Corsa Marche. Nel Mondiale Marche del 1979 la avversarie della Lancia sono le BMW 320i, nella divisione fino a due litri, e le Porsche 935 e 911 RSR.
La Montecarlo esordisce nel Mondiale Marche il 6 maggio 1979 alla 6 Ore di Silverstone pilotata da Patrese e Röhrl che sono costretti al ritiro per problemi al motore dopo quattro giri. Alla successiva 1000 km del Nürburgring lo stesso equipaggio ottiene il diciottesimo posto mentre alla 6 Ore di Pergusa Patrese e Facetti ottengono la pole position, il secondo posto assoluto, la vittoria di classe e divisione battuti solo da un prototipo Osella-BMW. Alla 6 Ore di Brands Hatch Patrese e Röhrl sono quinti assoluti e primi di divisione, mentre le due vetture iscritte alla 6 Ore di Vallelunga per le coppie Cheever-Röhrl e Pianta-Alén e si ritirano per problemi al cambio. La Lancia si aggiudica il Titolo Costruttori nella divisione fino a due litri con 50 punti contro i 32 della BMW e i 30 della Ford.
Le due vetture iscritte al Giro automobilistico d'Italia per la Scuderia Abarth e pilotate dagli equipaggi Villeneuve-Röhrl-Geistdorfer e Patrese-Alén-Kivimäki vengono squalificate per aver percorso un tratto di autostrada durante un trasferimento.
Il Mondiale Marche del 1980 vede come protagoniste le Porsche 935, senza rivali nella Divisione oltre i due litri, e le Lancia Beta Montecarlo, che gareggiano praticamente da sole non avendo avversari in grado di lottare né per la vittoria nelle singole prove né per il campionato nella divisione entro i due litri.
La Lancia schiera due Beta Montecarlo Turbo ufficiali Lancia Corse, gestite da Cesare Fiorio e portate in gara da Riccardo Patrese, Walter Röhrl, Eddie Cheever e Michele Alboreto, occasionalmente sostituiti da altri piloti, e una del Jolly Club per Carlo Facetti e Martino Finotto. La Lancia partecipa a dieci delle undici prove del Mondiale ottenendo altrettante vittorie nella divisione entro i due litri: Con la Beta Montecarlo ufficiale del Jolly Club, Facetti e Finotto vincono la 24 Ore di Daytona, Patrese e Röhrl la 6 Ore di Brands Hatch dove sono anche primi assoluti, Röhrl e Alboreto la 6 Ore del Mugello, ancora Patrese con Röhrl la 1000 km di Monza, Alboreto e Röhrl la 6 Ore di Silverstone, Patrese e Heyer la 1000 km del Nürburgring, Facetti e Finotto la 24 Ore di Le Mans, nuovamente Patrese e Heyer la 6 Ore di Watkins Glen, Röhrl e Heyer la 6 Ore di Mosport, Darniche e Pianta la 6 Ore di Vallelunga.
Alla 6 Ore del Mugello e di Vallelunga Patrese e Cheever gareggiano con una Montecarlo dotata di un nuovo motore con cilindrata di 2001 cm³ e centrano la vittoria nella divisione oltre i due litri e al Mugello anche quella assoluta. La Lancia ottiene quindi tre vittorie assolute come la Porsche, due nella divisione oltre i due litri, dove la 935 ne vince nove, e dieci nella divisione inferiore. Le due squadre ottengono lo stesso punteggio e si aggiudicano il titolo nelle rispettive divisioni e la Lancia grazie alle maggiori vittorie di divisione conquista il suo primo Campionato Mondiale Marche.
Tre Beta Montecarlo partecipano al Giro d'Italia e le due ufficiali si piazzano al primo e secondo posto con Patrese, Alén e Kivimäki che precedono Alboreto, Bettega e Bernacchini. Alcune squadre private partecipano con la Montecarlo a Campionati nazionali e gare non titolate riuscendo a ottenere vittorie assolute e di categoria.
Nel 1981 la Lancia si trova ancora senza rivali nella divisione fino a due litri, mentre in quella superiore si sfidano le solite Porsche 935 e le BMW M1.
Per il Campionato mondiale marche del 1981 le Beta Montecarlo ufficiali vengono gestite dal Martini Racing, dirette in gara da Cesare Fiorio e pilotate tra gli altri da Riccardo Patrese, Michele Alboreto, Piercarlo Ghinzani, Eddie Cheever e Andrea De Cesaris. Altre vetture vengono schierate da scuderie private tra cui il Jolly Club, Germano Nataloni, Lubrifilm Racing e GS Tuning. La Lancia prende parte a sette delle quindici prove del Campionato ottenendo sei vittorie di Divisione: alla 24 Ore di Daytona vincono Finotto, Facetti e Pirro, alla 1000 km di Monza Nataloni e Ricci, alla 1000 km di Silverstone Gabbiani, Pianta e Schön, alla 1000 km del Nürburgring Ghinzani e Hans Heyer, alla 24 Ore di Le Mans Cheever, Alboreto e Facetti, alla 6 Ore di Watkins Glen Patrese e Alboreto che centrano anche l'unica vittoria assoluta della stagione. Pur non disputando tutte le prove del Campionato la Lancia domina la sua Divisione e si aggiudica per la terza volta consecutiva il Titolo, e con gli stessi punti della Porsche ma con una vittoria di Divisione in più conquista il suo secondo Campionato mondiale assoluto.